CLINICA VILLA MENDICINI > SERVIZI
RSA
I nostri valori di riferimento
Ogni individuo è considerato un patrimonio di qualità personali, sviluppate attraverso la sua particolare e unica esperienza di vita. La tutela della dignità della persona ed il riconoscimento di ogni sua risorsa gli consente di esprimere, in un contesto favorevole, la piena realizzazione delle sue potenzialità. Viene posta attenzione alla qualità della vita dei nostri Ospiti e delle loro famiglie attraverso un’assistenza socio-sanitaria di qualità e personalizzata, costruendo un rapporto umano con l’Ospite e la sua famiglia.
Vengono riconosciuti i diritti inviolabili dell’Ospite. Il servizio deve essere erogato nel rispetto dei principi e dei criteri di obiettività, giustizia ed imparzialità. Viene assicurata e garantita la parità di trattamento a tutti gli Ospiti indistintamente e nessuna discriminazione viene compiuta relativamente a sesso, razza, lingua, religione o ideologia politica.
L’organizzazione garantisce la continuità delle prestazioni nelle 24 ore (sia assistenziali che sanitarie).
L’organizzazione della RSA è un potenziale di umanità. La valorizzazione di ogni soggetto, sia residente che operatore, rappresenta lo stimolo perché tutti si attivino per migliorare la qualità in ogni singolo aspetto che riguarda la vita nella residenza: servizi, persone, relazioni, cultura. L’orientamento alla qualità è sostenuto da strumenti di valutazione ed è fondato su principi e norme di qualità riconosciute.
Ogni ricerca di miglioramento è tesa all’incremento dell’efficienza, nell’ottica di una ricerca di perfezionamento che non vada a compromettere l’efficacia del servizio reso. L’assistito ha il diritto di ricevere prestazioni efficaci, ossia potenzialmente in grado di determinare effetti positivi sullo stato di salute, ed efficienti, ossia ottenute con il migliore utilizzo possibile delle risorse disponibili
Ogni ricerca di miglioramento è tesa all’incremento dell’efficienza, nell’ottica di una ricerca di perfezionamento che non vada a compromettere l’efficacia del servizio reso. L’assistito ha il diritto di ricevere prestazioni efficaci, ossia potenzialmente in grado di determinare effetti positivi sullo stato di salute, ed efficienti, ossia ottenute con il migliore utilizzo possibile delle risorse disponibili
La programmazione e la gestione della qualità dei processi e dei servizi forniti è assicurata attraverso il monitoraggio costante dei risultati.
Per informare sul costante miglioramento della qualità, la residenza assicura agli Ospiti e ai loro familiari un continuo aggiornamento sui servizi e le attività offerte dalla struttura.
La residenza garantisce un elevato livello di professionalità e di motivazione del personale attraverso attività di formazione continua.
L'approccio al residente
Dignità dell’ospite
Nell’operare con persone fragili, l’obiettivo è tutelare il residente invadendo il meno possibile il suo personale ambito fisico ed emotivo.
In questo è fondamentale anche il ruolo dei familiari, che concordano con i sanitari le azioni a tutela del congiunto.
Riservatezza
Esiste una forte correlazione tra le attività di una persona e il suo ambiente.
Le persone e i residenti di una RSA, si lasciano influenzare dalle caratteristiche dell’ambiente e adattano il proprio comportamento in funzione dello stesso. Per ambiente non si intendono solo le mura e la struttura perimetrale, ma anche l’arredo, i colori, la luce, la temperatura e gli spazi.
Il modo con cui una persona percepisce il suo ambiente e vi reagisce, dipende dalla sua storia di apprendimento individuale, dalla sua competenza di percezione e di movimento e ovviamente anche dal suo stato attuale.
Razionalizzare l’ambiente in modo favorevole e dare sostegno produce socializzazione.
Cura
La filosofia alla base dell’approccio medico-infermieristico è di limitare il più possibile gli interventi invasivi ed il ricorso all’ospedalizzazione.
Si sceglie di inviare l’ospite in ospedale quando una consulenza specialistica può apportare valore aggiunto in termini di salute e di qualità di vita.
Nel caso in cui la persona assistita sia in fase terminale o affetta da malattia cronica l’obiettivo della cura diviene quello di controllare il dolore e accompagnare all’exitus.
Organizzazione della struttura e competenze degli operatori
Le figure professionali che operano nella struttura collaborano in modo coordinato e integrato alfine di garantire all’ospite un’assistenza più completa e personalizzata, sotto ogni profilo specialistico. La responsabilità primaria nella gestione della RSA, come evidenziato nel successivo organigramma, è affidata al Medico Responsabile che si avvale della collaborazione di tutte le figure professionali e tecniche presenti all’interno della struttura.
Il Medico Responsabile ha la responsabilità istituzionale della struttura per le funzioni sanitarie e l’autorizzazione alle dimissioni degli Ospiti.
Assieme ai suoi collaboratori si occupa della gestione clinica, della presa in carico dell’Ospite, della cura e dell’aggiornamento della documentazione socio-sanitaria (fascicolo socio-sanitario) secondo quanto richiesto dalla Regione Lazio e dall’ASL di competenza; svolge il coordinamento operativo di tutte le attività sanitarie (assistenza medica, infermieristica, ausiliaria e riabilitativa); ha la responsabilità e supervisione della gestione dei farmaci, materiali e attrezzature sanitarie; ha la responsabilità dell’igiene della struttura e del controllo delle norme igienico-sanitarie generali; della ristorazione; è responsabile dell’applicazione e del rispetto delle norme di sicurezza degli ambienti e delle strumentazioni per Ospiti e operatori; è responsabile dell’applicazione e del rispetto dei protocolli e delle procedure adottate e validate dall’ASL di competenza.
Ospiti e familiari possono rivolgersi al Medico Responsabile, previo appuntamento.
I principali compiti del medico sono: assistenza all’Ospite per tutte le necessità d’intervento medico (visita medica, prescrizione di farmaci, eventuali accertamenti diagnostici,); compilazione e tenuta della documentazione sanitaria; decisione operativa sul progetto del percorso assistenziale e riabilitativo da realizzare; partecipazione alla stesura del PAI e verifica delle condizioni cliniche dell’Ospite; collaborazione con le altre figure professionali presenti in struttura (infermiere, terapista della riabilitazione, operatore addetto all’assistenza, assistente sociale, psicologo ed educatore professionale) per stabilire le modalità d’intervento più idonee; collaborazione e confronto con i colleghi consulenti delle varie branche specialistiche e con i colleghi ospedalieri, in caso di ricovero dell’Ospite; colloqui, secondo appuntamenti prestabiliti e in caso di necessità, con i familiari dell’Ospite per fornire informazioni sullo stato di salute e sui progetti assistenziali e riabilitativi.
L’Infermiere Dirigente coordina e controlla l’équipe infermieristico-ausiliaria, assiste con il Medico Responsabile alla visita degli Ospiti, sorveglia la scrupolosa igiene di tutti gli ambienti, controlla l’approvvigionamento e la distribuzione dei medicinali, attende alla corretta gestione ed alla conservazione dei presidi sanitari e delle dotazioni dei reparti.
Egli propone i turni di servizio, i congedi ordinari e straordinari del personale infermieristico, ausiliario, dei terapisti della riabilitazione, dei tecnici sanitari, che sottopone alla firma dei Medico Responsabile del reparto e alla Direzione Amministrativa; controlla le presenze delle unità a collaborazione esterna assegnate dalle ditte appaltatrici e relaziona sulle stesse alla Direzione Amministrativa; vigila sulla disciplina di tutto il personale addetto ai servizi sanitari ausiliari, tecnici ed economici, sottoponendo al Medico Responsabile ed alla Direzione eventuali provvedimenti disciplinari per il personale; collabora nella redazione e attuazione dei protocolli diagnostici, terapeutici, riabilitativi e assistenziali stabiliti di concerto con il Medico Responsabile; vigila sull’osservanza degli stessi da parte del personale; segue la visita medica del Medico di Base, con cui tiene i rapporti per garantire la tempestiva copertura farmacologica; segue la visita del Medico Responsabile in caso di intervento di emergenza – urgenza, annota le prescrizioni diagnostiche, terapeutiche, riabilitative e assistenziali; è responsabile della farmacia interna e provvede al carico e scarico dei farmaci dei presidi sanitari e parasanitari e ne cura il controllo, la distribuzione e il corretto consumo relazionandone il loro andamento alla Direzione Amministrativa.
Si avvale della collaborazione del personale amministrativo per l’informatizzazione dei dati statistici, dei consumi e degli interventi che riterrà necessari per il monitoraggio delle varie attività assistenziali; è responsabile del corretto uso delle risorse tecnologiche, professionali e di consumo e ne relaziona alla Direzione Amministrativa; effettua periodici controlli sulla integrità e funzionalità dei servizi, sulle prestazioni assistenziali, sulle apparecchiature e sugli impianti destinati alle attività assistenziali, all’igiene ambientale ed alla sicurezza.
L’Infermiere Professionale è responsabile della gestione dell’Ospite sia dal punto di vista assistenziale sia dal punto di vista personale; garantisce la corretta e regolare somministrazione della terapia e provvede, nei casi di scarsa autonomia dell’assistito, a tutte le pratiche che riguardano la cura della persona, nonché a veri e propri interventi di educazione sanitaria.
Gli Infermieri di reparto sono le figure centrali che si occupano del controllo e dell’organizzazione del servizio assistenziale dei reparti. Garantiscono l’assistenza infermieristica continuativa diurna e notturna. L’assistenza infermieristica si caratterizza per la sorveglianza sanitaria e presa in carico dei bisogni primari; per la cura delle piaghe da decubito; per l’assistenza continua e diretta agli Ospiti critici.
Agli Operatori Socio-Sanitari è affidata l’assistenza di base. Le prestazioni che costituiscono le attività di assistenza dirette agli Ospiti che sono: vestizione; bagno assistito; prevenzione delle piaghe da decubito; gestione dell’incontinenza; aiuto all’alimentazione e all’idratazione; protezione e tutela. Tali prestazioni vengono garantite in maniera continuativa nell’arco delle 24 ore, inoltre, gli Operatori Socio-Sanitari coadiuvano le attività di assistenza infermieristica, sotto la loro supervisione. L’organizzazione è pensata in modo da garantire in maniera continuativa la relazione tra Ospite e operatore.
La struttura mette a disposizione degli Ospiti e dei loro familiari una Psicologa che interviene in tutte le situazioni in cui le condizioni personali e la relazione con gli altri possano costituire fonte di disagio e di difficoltà pratiche ed esistenziali, anche e soprattutto nell’ambiente ospedaliero. Nell’ambito delle attività assistenziali della Residenza, attraverso il dialogo, l’ascolto delle emozioni, la conoscenza dei pensieri, l’espressione dei desideri e delle fantasie dell’ospite, la Psicologa punta al superamento di situazioni che ostacolano il raggiungimento di uno stato di benessere psico-emotivo, assicurando una migliore qualità della vita.
L’Educatore Professionale, in collaborazione con l’ èquipe, elabora progetti riabilitativi individualizzati finalizzati al conseguimento degli obiettivi previsti. Provvede anche al servizio di animazione che ha lo scopo di migliorare la condizione psicologica, relazionale ed affettiva delle persone anziane ospitate; esso contribuisce, con l’impegno di tutti gli operatori, a ridare maggiore significato e serenità alla vita quotidiana dell’anziano. Svariate sono le attività di intrattenimento: ascolto musicale, canto individuale e di gruppo, ballo, gioco della tombola, lettura di un quotidiano nelle aree di testo dai caratteri di grossa dimensione, puzzle, cruciverba, colorazione mirata di disegni ecc. che hanno lo scopo di far vivere all’ospite momenti piacevoli e gratificanti, di risvegliare interessi e curiosità, di valorizzare le proprie capacità. L’Educatore Professionale cura il recupero e il reinserimento dei soggetti portatori di menomazioni psico-fisiche, attraverso attività educative e riabilitative che stimolino la crescita affettivo-relazionale, sollecitino le capacità di rapporto sociale, favoriscano la socializzazione, la comunicazione, l’espressione di sé e del proprio patrimonio culturale.
L’Assistente Sociale ha la funzione di “ricevimento del pubblico”, in giorni ed orari prestabiliti, ha l’obiettivo di offrire informazioni sulle caratteristiche della struttura, sui requisiti e sulla modalità di accesso, e sulla tipologia e le caratteristiche dei servizi offerti. In questo spazio si analizza la domanda, cercando d’individuare il servizio più idoneo per l’utente (es. autosufficienti o non, inserimento temporaneo o definitivo, emergenza abitativa, condizione di abuso/dipendenza, etc..) ed eventualmente avviarne la pratica, se di propria competenza, altrimenti inviando lo stesso presso il servizio interessato. Nello specifico, all’interno della Villa Mendicini tale attività è gestita senza vincoli d’orario, compatibilmente con le altre attività di servizio, garantendo sempre uno spazio d’ascolto e valutazione del bisogno emerso in sede di colloquio preliminare e non.
È garantito dal lunedì al sabato un trattamento individuale di fisioterapia, in spazi e con attrezzature specifiche. Il medico, in équipe con il Fisioterapista, effettua la valutazione dell’Ospite e imposta il piano riabilitativo individuale. Il trattamento riabilitativo è rivolto sia alle patologie neurologiche sia ortopediche. Viene effettuato un intervento di attivazione, riattivazione e mantenimento dell’autonomia delle attività semplici e complesse di vita quotidiana. Il Fisioterapista svolge in via autonoma, o in collaborazione con le altre figure sanitarie, gli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione; elabora, in équipe multidisciplinare (composta dal Medico Responsabile, dall’Infermiere Dirigente e dall’Educatrice Professionale), il programma di riabilitazione dell’Ospite, e verifica le rispondenze della metodologia riabilitativa attuata con gli obiettivi di recupero funzionale.
La Nutrizionista svolge tutte le attività finalizzate alla corretta applicazione dell’alimentazione e della nutrizione ivi compresi gli aspetti educativi e di collaborazione all’attuazione delle politiche alimentari. Elabora, formula e attua le diete prescritte dal medico e ne controlla l’accettabilità da parte dell’Ospite.
Come ottenere informazioni
Quali informazioni | A chi chiedere | Riferimento |
---|---|---|
Aspetti organizzativi e amministrativi | Amministrazione | Dott. Luigi Morelli |
Aspetti sanitari relativi alle cure somministrate | Medico Responsabile | Dott.ssa Anna Maria DE PROPRIS |
Valutazione complessiva sull’andamento del Residente | Medico Responsabile | Dott.ssa Anna Maria DE PROPRIS |
L'ingresso in struttura
L’ingresso in RSA è uno degli eventi più impegnativi che una persona possa sperimentare nell’arco della sua vita. Comporta un coinvolgimento di tutta la persona, in ogni sua componente e in ogni suo sistema, nonché della sua famiglia. Oltre ad essere un evento totalmente coinvolgente, culturalmente è visto come uno degli eventi a valenza negativa. Per queste principali motivazioni l’ingresso dell’Ospite e i primi giorni in struttura sono cadenzati da importanti momenti di analisi e valutazione congiunta in équipe e con i familiari.
Il Consenso Informato è l’assenso che il paziente esprime a un trattamento sanitario, in maniera libera e non mediata dai familiari, dopo essere stato informato su modalità di esecuzione, benefici, effetti collaterali, rischi ragionevolmente prevedibili ed esistenza di valide alternative terapeutiche. Il paziente può esprimere il rifiuto al trattamento stesso (dissenso informato al trattamento). L’informazione costituisce una parte essenziale del progetto terapeutico, dovendo esistere anche a prescindere dalla finalità di ottenere il consenso.
Nel caso in cui il paziente sia incapace d’intendere e di volere, l’espressione del consenso va ricercata, previa la formulazione dell’informazione, presso gli aventi diritto quali l’Amministratore di Sostegno, Tutore o chi ne ha la rappresentanza legale. Nei casi di assenza di tali figure di riferimento, l’informazione e la raccolta del Consenso Informato sarà data ai familiari/sottoscrittore del contratto che apporranno la firma ed attiveranno il percorso di nomina dell’Amministratore di Sostegno.
Resta fermo il concetto definito dallo “stato di necessità” (art. 54 c.p.), che autorizza il trattamento medico senza raccogliere il Consenso Informato, qualora sussista il pericolo di un danno grave ed imminente per la salute e la vita dell’Ospite.
Il Consenso Informato firmato deve essere successivo all’informazione, che deve avere le seguenti caratteristiche: completa, esauriente, comprensibile, aggiornata, libera da conflitti d’interesse.
Il consenso al trattamento dei dati sanitari ed alla cura viene raccolto all’ingresso dell’Ospite in struttura, dal medico, dopo esaurienti e chiare informazioni relative alle norme che regolano il funzionamento della RSA ed i servizi erogati, le cure e le procedure medico/assistenziali messe in atto. Per peculiari attività di cura o assistenza sono previsti Consensi Informati specifici, adottabili previa informazione, secondo le modalità operative descritte.
Il medico, comunque, se il paziente non è in grado di esprimere la propria volontà, pur nella complessità e delicatezza della materia, è tenuto a individuare un percorso più adatto alla condizione di fragilità cui si trova di fronte. Pertanto, la RSA di norma procede come segue:
- informa la famiglia tramite il servizio di assistenza sociale interno alla Struttura, sulle diverse scelte di Protezione Giuridica affinché possa essere privilegiata quella più adeguata ai bisogni e alle necessità della persona per la realizzazione del proprio progetto individuale, indicando alla famiglia l’Ufficio di Protezione Giuridica competente per territorio cui la stessa potrà rivolgersi;
- qualora le condizioni di fragilità dell’Ospite non garantiscano un livello di protezione adeguato ed in assenza d’iniziativa da parte della famiglia, la struttura informa l’Ufficio di Protezione Giuridica competente per territorio al fine di attuare, con il coinvolgimento dei familiari, i percorsi istituzionali più adeguati. Nell’informativa all’Ufficio di Protezione Giuridica dovrà essere indicato che, nelle more dell’adozione degli strumenti di Protezione Giuridica previsti dalla normativa vigente, si procederà all’adozione dei trattamenti necessari;
- qualora le condizioni di fragilità dell’Ospite lo richiedano, in aggiunta alla segnalazione di cui al punto b), la struttura effettuerà la segnalazione al Pubblico Ministero o il ricorso al giudice tutelare nelle modalità indicate dalla normativa vigente continuando ad assicurare l’adozione dei trattamenti necessari per l’Ospite.
Documenti necessari
Al momento dell’ingresso è richiesta la presentazione dei seguenti documenti:
- Autocertificazione di residenza della persona interessata all’ingresso
- Documento d’identità valido
- Attestazione del codice fiscale
- Libretto di assegnazione del medico di medicina generale
- Eventuale certificato esenzione
- Documentazione sanitaria recente (ricoveri in ospedale, esami, radiografie, etc. che risalgano al massimo a 12 mesi precedenti)
- Eventuali presidi in uso che vanno consegnati al momento dell’ingresso in struttura, completi di relativa documentazione nel caso rilasciati dall’ASL
La completezza della documentazione è indispensabile affinché l’équipe possa avviare una corretta presa in carico dell’Ospite sotto il profilo sia amministrativo sia sanitario-assistenziale.
L’accoglienza
Per accoglienza in reparto si intende la procedura compresa tra la chiusura della fase di Accettazione e l’inizio dell’attività valutativa multidisciplinare.
La procedura di accesso in reparto ha come scopo di informare il paziente sulle regole e abitudini interne alla struttura e di valutare i suoi personali bisogni assistenziali.
Essa è suddivisa in due fasi; la prima è accoglienza, informazione e verifica; la seconda è la valutazione dell’autonomia.
Rispettivamente, la prima è di competenza dell’infermiere professionale e la seconda di competenza dell’educatore professionale e dalla psicologa.
Una terza fase, analisi del rischio, è attivata in caso siano rilevate i fattori di rischio clinico, in continuità con le procedure di gestione del rischio clinico.
A) Accoglienza, informazione e verifica. L’infermiere professionale, al momento dell’ingresso informa l’Ospite su gli aspetti alberghieri, in particolare, le attività di accoglienza sono le seguenti:
- accompagnare la persona alla propria stanza
- se necessario, aiutare la persona a sistemarsi nel letto
- presentare la persona agli altri ospiti e al compagno/a di camera incoraggiando la socializzazione
- presentare al nuovo ospite le figure operative della struttura;
- presentare l’arredo della stanza e fornire consigli riguardo al loro uso, alla sistemazione degli oggetti e della biancheria
- illustrare l’uso dei sistemi di chiamata e degli altri servizi presenti alla testata del letto
- fornire informazioni sull’organizzazione e sui servizi della struttura, quali, ad esempio:
- modalità di riconoscimento degli operatori (significato delle diverse divise, targhette di identificazione)
- orari con cui si succedono i turni del personale
- orari dei pasti, della sveglia, delle visite
- ubicazione della sala soggiorno
- valutare ed annotare il grado di comprensione ed orientamento
- osservare e annotare il grado di accettazione degli ospiti sotto l’aspetto individuale e collettivo
- presentare all’ospite il programma delle attività previste.
B) Al completamento della valutazione dell’autonomia e accoglienza viene effettuata attività mirata da parte dell’educatore professionale e dalla psicologa che valuta in dettaglio l’autosufficienza del paziente e ne riporta le risultanze sulla scheda di performance dell’attività quotidiana. E’ compito delle funzioni preposte in precedenza indicate completare l’accoglienza informando il paziente in merito alle attività cliniche, di autogestione e ricreative in essere al momento del ricovero, in termini di tempi e modalità.
Periodo d’inserimento e primo periodo in struttura
Durante il primo periodo l’équipe assistenziale si prende cura dell’inserimento del nuovo Ospite, si preoccupa di presentarlo agli altri residenti, ponendo particolare attenzione alle prime fasi di socializzazione in modo da facilitarne l’inserimento. Nei primi giorni di permanenza l’Ospite e la sua famiglia iniziano a prendere visione e coscienza della nuova realtà e della relativa organizzazione, a capire i tempi e le persone di riferimento. Da parte del residente si tratta di acquisire una serie di abitudini e orari probabilmente diversi da quelli che aveva precedentemente. Rimane comunque fondamentale in questa prima fase la presenza della famiglia che aiuta l’ospite a vivere con maggiore serenità questo importante momento di passaggio. Si tratta di un momento di conoscenza reciproca. Infatti, nei giorni successivi all’ingresso, tutte le figure che costituiscono l’èquipe multidisciplinare, osservano in maniera approfondita l’ospite, riportando poi in riunione le proprie considerazioni, al fine di cogliere lo stato d’animo, la capacità di adattamento, eventuali incompatibilità o conflitti con altri residenti e/o operatori.
La permanenza in struttura
Ogni Ospite ha il diritto di poter identificare il personale che gli presta assistenza: tutti gli operatori sono dotati di cartellino identificativo in cui è specificato nominativo e professione svolta. Presso la Struttura vengono garantiti gli standard di minutaggio per Ospite, come previsto dalla vigente normativa della Regione Lazio.
Periodo d’inserimento e primo periodo in struttura
L’equipe della RSA Villa Mendicini determina, per l’ospite, uno specifico percorso progettuale che in prima analisi, dal momento dell’ingresso in struttura, si concretizza con un periodo di osservazione di ogni abilità, capacità residua sia in ambito funzionale, sociale, che cognitivo. In seguito a ciò ogni professionista dell’equipe multidisciplinare esprime, in una specifica riunione per la realizzazione del Piano individuale di assistenza, le proprie riflessioni tecniche, i test valutativi svolti nell’aree di intervento progettuali, su cui risulta possibile intervenire per il miglioramento, mantenimento di ogni capacità che l’ospite manifesta. L’equipe multidisciplinare esplicita, oltre all’ospite, se le condizioni psico-fisiche lo consentono, anche ai famigliari dello stesso, il progetto assistenziale. Tutti i professionisti coinvolti sono chiamati a formalizzare il progetto personalizzato. Detto progetto si compone anche di elementi che individuano obiettivi operativi che nel tempo sono misurati, con specifici indicatori, da ciascun professionista. Ogni attività dell’Ospite si svolge nell’ambito di un Piano Assistenziale Individuale (PAI). Nel momento in cui il personale prende in carico la cura dell’Ospite, vengono raccolte tutte le informazioni necessarie a definire meglio il quadro clinico e psicosociale. Sulla base dei dati emersi, entro 7 giorni dall’accoglienza, si inizia ad impostare il primo PAI, che definisce in concreto la pianificazione degli interventi. I familiari, dal Consenso Informato alla cura e alla condivisione del progetto di cura, vengono sempre informati e coinvolti. Il PAI viene rivalutato con scadenze fisse, semestrali, a meno che non intervengano cambiamenti significativi dal punto di vista cognitivo e funzionale che inducano l’équipe ad una valutazione anticipata. Il Pai è quindi realizzato grazie alla stretta collaborazione con la persona assistita e i suoi familiari, può essere consultato sia nella sua stesura che nell’andamento generale in ottemperanza al Progetto Terapeutico Riabilitativo. Redatto il PAI, secondo quanto è determinato nel progetto stesso, periodicamente si svolgono incontri di verifica a cui tutti i soggetti coinvolti componenti l’equipe sia socio- assistenziale che sanitaria della RSA, per presidiare e porre ogni attenzione possibile all’aspetto progettuale riferito a ciascuna persona accolta in struttura. Il piano operativo viene monitorato da un referente (formalmente incaricato) che ha il compito di vigilare sulle date di realizzazioni dei singoli PAI di ogni ospite, svolgendo delle azioni di controllo annotando ogni sviluppo progettuale in essere sui PAI. Ogni infermiere di reparto ha un numero equo di ospiti di cui è responsabile con allegati da inserire per la realizzazione dello stesso. Gli obiettivi principali del PAI sono: permettere all’Ospite di esprimere la propria individualità, sostenendo le abilità residue; supportare l’autonomia dell’Ospite valutandone le aree di maggiore necessità; cercare di mantenere quanto più a lungo possibile le abilità cognitive e funzionali residue; permettere la socializzazione e la comunicazione efficace tra i vari Ospiti e con il personale afferente alla RSA; ridurre le situazioni stressanti per l’Ospite interpretando correttamente i suoi bisogni; aiutare i familiari a ridurre lo stress dovuto all’assistenza del proprio familiare, fornendo consigli, suggerimenti e informazioni sulla malattia e sui problemi che si trovano ad affrontare e garantendo anche a loro un supporto psicologico ove richiesto.
La giornata tipo
L’organizzazione della giornata e delle attività è pensata tenendo in considerazione le necessità specifiche di ogni singolo Ospite, in modo da rispettarne esigenze e tempistiche.
Mattina
La giornata per l’Ospite inizia con il risveglio, cui segue l’igiene personale secondo quanto stabilito da protocolli interni con doccia programmata e per coloro che ne hanno bisogno di cure per le lesioni da pressione, a seguire la colazione, servita nella sala da pranzo o, per gli Ospiti che lo necessitano, nella propria stanza con relativo aiuto, contemporaneamente alla terapia per facilitarne l’assunzione.
Successivamente si svolgono le attività di fisioterapia, i trattamenti infermieristici, le visite mediche, l’incontro con il psicologo e le attività di socializzazione e dialogo. Il personale addetto provvede al riordino e pulizia degli ambienti, al rigoverno dei letti e al cambio della biancheria.
Viene poi servito il pranzo; al termine del quale, chi lo desidera, può ritirarsi nella propria stanza per il riposo pomeridiano.
Pomeriggio
Durante il turno di pomeriggio vengono effettuate per gli ospiti dei controlli per i bisogni primari con la sostituzione dei presidi assorbenti, a metà pomeriggio viene servita la merenda, dopodiché è possibile trattenersi negli spazi comuni interni o esterni e partecipare alle attività di terapia occupazionale o di psicomotricità condotte dall’educatore professionale.
Sera
La cena viene servita dopo le 17.30. Si preferisce somministrare prima le facili masticazioni, l’acqua gel ecc, poi il vitto normale.
L’assistenza e vigilanza al pasto sono di fondamentale importanza specialmente per sostenere chi ha delle gravi difficoltà alla deglutizione.
Terminata la cena inizia la preparazione per il riposo notturno.
Dopo cena gli Ospiti possono trattenersi nella sala comune per guardare la televisione, oppure trascorrere momenti tranquilli di conversazione, mentre se si desidera andare in camera il personale preposto aiuterà l’ospite impegnandosi nella sistemazione al letto per la notte.
Altri servizi
Consulenze specialistiche
Eventuali consulenze specialistiche ed accertamenti clinico strumentali che non possono essere effettuati nell’ambito della struttura sono concordati con i parenti e/o i familiari e vengono effettuati all’esterno. Il costo è a carico dell’Ospite.
Fornitura ausili
L’erogazione di protesi e di ausili è garantita agli aventi diritto dall’ASL di appartenenza. Il servizio di riabilitazione e l’équipe medica, in accordo con lo specialista ASL, hanno cura di scegliere l’ausilio adeguato e di predisporre la modulistica necessaria per l’erogazione da consegnare al proprio distretto di appartenenza. La Residenza dispone comunque di un numero sufficiente di ausili e di carrozzine per un utilizzo occasionale da parte degli Ospiti ed offre arredi e attrezzature adatte a persone con limitazioni dell’autosufficienza come previsto dalla normativa di accreditamento: letti ortopedici, materassi e cuscini (guanciali antidecubito), deambulatori, comode, ausili per il sollevamento della persona.
Servizio ristorazione
Il servizio di ristorazione è affidato ad un fornitore esterno, la società “Sodexo Italia SpA”, che segue gli standard HACCP (Decreto Legislativo 26 maggio 1997, n.155. Attuazione delle direttive 93/43 CEE e 96/3 CE concernenti l’igiene dei prodotti alimentari). I pasti vengono serviti nella sala di ristorazione, per i pazienti in grado di raggiungerla, o nelle stanze di degenza per coloro che ne fossero impossibilitati.
I menù sono elaborati da un dietologo, nel rispetto delle abitudini alimentari prevalenti dell’utenza, e consentono una scelta da parte degli Ospiti sia in regime normale che dietetico. I menù sono esposti in modo da essere ben visibili ai residenti e ai parenti. L’assistenza diretta durante i pasti, per gli Ospiti che lo necessitano, è garantita dagli operatori del nucleo. Il personale adibito all’assistenza provvede alla distribuzione dei pasti facendo particolare attenzione alle eventuali prescrizioni del medico o della nutrizionista. Nel caso in cui l’Ospite non sia in grado di farlo in modo autonomo, il personale si occupa direttamente della sua alimentazione. Il personale inoltre si fa carico di garantire una corretta idratazione, stimolando gli Ospiti ad assumere liquidi con regolarità.
Fornitura farmaci e presidi
I farmaci e i presidi da somministrare agli Ospiti vengono prescritti dal medico di medicina generale prescelto dall’Ospite e dai medici di struttura su ricettario o in carta semplice (se non mutuabile). La struttura mette a disposizione un servizio per l’approvvigionamento dei farmaci qualora gli Ospiti o i garanti non esprimano la volontà di provvedere personalmente.
Servizio di sanificazione ambientale
La pulizia interna delle camere di degenza, nonché la pulizia esterna e la sanificazione quotidiana di tutti i locali e gli spazi abitativi, sono garantite dal personale addetto.
Menù tipo
- Colazione: latte, caffè d’orzo o the; biscotti o fette biscottate
- Idratazione mattina: the o acqua gel per disfagici
- Pranzo: primo piatto del giorno, secondo piatto del giorno, contorno e frutta fresca
- Merenda: the o acqua gel per disfagici
- Cena: primo piatto del giorno, secondo piatto del giorno, contorno e frutta fresca o cotta
In relazione alle prescrizioni dei PAI sono disponibili diete specifiche se richieste con documentata certificazione come quella per diabetici, per i dislipidemici e per gli Ospiti affetti da intolleranze alimentari.
Assistenza religiosa
Per gli Ospiti ed i loro familiari di fede cattolica, la Santa Messa viene celebrata il sabato pomeriggio e nei giorni prefestivi alle ore 16.30 nella Cappella situata vicino all’edificio “A”. Il cappellano è a disposizione di tutti i pazienti, per contattarlo è necessario rivolgersi all’amministrazione. La struttura garantisce l’assistenza religiosa ai pazienti di altre fedi e fornisce spazi di preghiera consentendo l’acceso ai ministri di culto richiesti dall’Ospite.
Servizio podologia
La retta non comprende il servizio podologico, pertanto i familiari possono farne richiesta all’amministrazione.
Servizio parrucchiere
La retta non comprende il servizio del parrucchiere, pertanto i familiari possono farne richiesta all’amministrazione.
Servizio lavanderia
È attivo un servizio lavanderia a pagamento, in alternativa viene richiesto ai parenti di provvedere almeno tre volte a settimana al lavaggio ed al rifornimento di cambi puliti.
Attenzione fine vita
Presso la struttura è presente la camera mortuaria, con stanza “dolenti”, dove è possibile raccogliersi a seguito del lutto.
La cappella interna della struttura, oltre ad essere regolarmente officiata dai sacerdoti della parrocchia di San Giustino, è disponibile, a richiesta, anche per le esequie.
Si cerca di avvisare per tempo i familiari qualora le condizioni dell’Ospite diventassero critiche. In ogni caso, il decesso viene immediatamente comunicato alla famiglia dal medico o dal personale in servizio. La salma viene composta nella camera mortuaria della Residenza. La scelta dell’impresa funebre e l’attivazione di tutte le pratiche previste dalla legge sono a cura dei familiari. Tutti gli effetti personali dell’Ospite verranno raccolti da un incaricato e dovranno essere ritirati dai familiari, possibilmente entro 48 ore. L’amministrazione provvederà ad espletare le pratiche necessarie e a riconsegnare gli eventuali documenti in originale.
Orari di visita
Familiari, amici e altri visitatori possono incontrare gli Ospiti tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle 16.00 alle 18.00.
A PARTIRE DAL 01/06/2024: tutti i giorni dalle ore 15.30 alle ore 17:30
I familiari e gli amici rappresentano una risorsa fondamentale per il benessere degli Ospiti e la loro presenza è incoraggiata e stimolata. I familiari e gli amici non possono prendere parte alle attività di gruppo.
È indispensabile che il comportamento di ogni visitatore sia sempre corretto e rispettoso verso gli altri affinché non si rechi disturbo agli Ospiti e allo svolgimento del lavoro degli operatori.
Per rispetto della privacy si invitano i visitatori ad allontanarsi temporaneamente dalle camere durante l’assistenza agli Ospiti.
Trasporti
I familiari possono provvedere autonomamente all’organizzazione del trasporto. L’amministrazione è a disposizione per supportare i familiari nella fase di prenotazione. I costi dei trasferimenti da e per la Residenza, richiesti dagli Ospiti e dai familiari per visite specialistiche, indagini strumentali o ricoveri ospedalieri programmati, sono a carico dell’Ospite. Per ogni trasferimento è consigliata la presenza di un familiare. Si ricorda che, in caso di emergenza sanitaria non gestibile nella Residenza, i trasporti degli Ospiti negli ospedali di competenza sono garantiti a titolo gratuito dal servizio 118.
I pazienti possono uscire in permesso dalla struttura esclusivamente su autorizzazione medica.
Non è previsto l’accesso veicolare alla struttura con eccezioni per i medici e i portatori di handicap.
Trasferimenti e uscite
Al fine di coniugare la necessità di assicurare la continuità dell’assistenza e quella di assolvere la finalità di reinserimento sociale senza compromettere l’organizzazione assistenziale, in regime di residenzialità, per gli Ospiti della Residenza, è possibile sospendere l’ospitalità nella struttura senza la perdita del posto nei seguenti casi:
- ricovero ospedaliero per evento acuto o intervento programmato per un periodo uguale o inferiore a 10 giorni (tale evento è ripetibile nell’arco dell’anno senza limitazioni e comporta per il periodo interessato il riconoscimento alla struttura della remunerazione per la sola quota di compartecipazione a carico dell’Ospite);
- permessi orari giornalieri inferiori a 6 ore (compatibilmente alle condizioni cliniche dell’Ospite e previa autorizzazione del medico della struttura. Tale evento è ripetibile nell’arco dell’anno senza limitazioni e non comporta variazioni nella remunerazione die);
- rientri temporanei in famiglia o periodi di vacanza organizzati per un periodo uguale o inferiore a 10 giorni al mese (compatibilmente alle condizioni cliniche dell’Ospite e previa autorizzazione del medico della struttura).
Per ricoveri ospedalieri superiori a 10 giorni l’Ospite potrà essere dimesso amministrativamente dalla struttura che è autorizzata ad accogliere una nuova persona nel posto liberatosi. Dal canto suo l’Ospite, una volta resosi dimissibile dall’ospedale, potrà essere riammesso in struttura, fatto salvo il permanere delle condizioni clinico assistenziali compatibili con il regime residenziale e previa autorizzazione dell’ASL.
Posta
Gli Ospiti che intendano spedire la corrispondenza possono consegnarla, al personale o direttamente alla amministrazione. Il costo delle spese postali è a carico dell’Ospite o di chi per lui. Attraverso il personale dell’amministrazione viene recapitata agli Ospiti la corrispondenza in arrivo.
Retta
Le rette a carico dell’Ospite, sono stabilite dal DGR 790 del 20 dicembre 2016 fissa i nuovi criteri e le nuove modalità di compartecipazione comunale alla quota sociale dei pazienti ospiti nelle R.S.A. e delle strutture riabilitative di mantenimento in regime residenziale e semiresidenziale, accreditate con il Sistema Sanitario Regionale.
Altre
Le prestazioni mediche e il ricovero vengono forniti esclusivamente a coloro in possesso della residenza in uno dei comuni della Regione Lazio. Il ricovero avviene attraverso i Centri di Assistenza Domiciliare (CAD) delle ASL di appartenenza degli utenti. Il Servizio Sanitario Regionale (SSR) interviene sempre per il 50% della quota utente, il restante 50% è a carico dell’Ospite che può, tuttavia beneficiare dell’intervento del Comune di residenza in presenza di particolari caratteristiche del proprio reddito. Per poter beneficiare di queste agevolazioni e calcolare quindi la quota di compartecipazione, è necessario presentare l’attestazione ISEE per l’anno in corso: se il reddito complessivo risulta non superiore a € 20.000,00 si ha diritto al sussidio comunale, in tutto o in parte, per la quota utente.
Servizi inclusi
La retta di degenza nella Residenza include
- Servizi alberghieri (colazione, pranzo, merenda e cena, diete personalizzate ed ausilio all’alimentazione)
- Servizio di pulizia, sanificazione ambientale e lavanderia piana
- Comfort in ogni camera (servizi igienici privati, riscaldamento regolabile, climatizzatore)
- Servizi assistenziali e sanitari (assistenza medica, assistenza infermieristica, assistenza socio-sanitaria alla persona, assistenza fisioterapica, assistenza psicologica)
Servizi NON inclusi
La retta di degenza nella Residenza non include
- Visite specialistiche ed esami clinici espressamente richiesti dall’Ospite o dai familiari
- Trasporti richiesti dall’Ospite o dai familiari
- Lavanderia e stireria di biancheria intima e indumenti personali
- Servizio di parrucchiere e barbiere
- Servizio di pedicure e manicure curativa o estetica
- Consumazioni ai distributori automatici di bevande e snack
- Contributi aggiuntivi per gite
- Diritti di segreteria per copia cartelle cliniche
- Servizi non previsti dalla normativa vigente
L’ente si impegna, in conformità alla normativa nazionale e regionale vigente, a rilasciare la certificazione della retta ai fini fiscali nei termini utili per la presentazione della dichiarazione dei redditi.
Dimissioni
La dimissione può avvenire, in quanto l’ospite decide volontariamente di lasciare la struttura o perché le condizioni di salute si sono aggravate e quindi necessita di un’assistenza diversa.
La dimissione si concorda con il CAD di riferimento, l’ospite viene valutato dell’Unità Valutativa Territoriale (UVT).
Al momento della dimissione dalla struttura, ma anche successivamente, si può fare la richiesta della copia della documentazione sanitaria (cartella clinica) presso l’amministrazione della struttura. Questa sarà rilasciata entro 20 giorni dalla data di presentazione della richiesta.
Reclami, segnalazioni e apprezzamenti
La possibilità di formulare osservazioni e di effettuare suggerimenti è un elemento basilare ed imprescindibile della tutela dei diritti dei cittadini, anche al fine di migliorare costantemente le prestazioni e la qualità dei servizi offerti. Una scheda per la raccolta di reclami, segnalazioni e apprezzamenti è a disposizione presso l’atrio dell’RSA. La Direzione ne prende visione e fornisce una risposta entro 20 giorni.
Richiesta di documentazione
Presso l’amministrazione è possibile ritirare la modulistica di cui l’Ospite o il familiare necessitano.
Garanzie di qualità
Villa Mendicini RSA è certificata nel suo Sistema di Gestione della Qualità UNI EN ISO 9001. All’interno della struttura è presente un Referente della Gestione Qualità con il compito di supervisionare la mappa dei processi.